Burattini a Bologna
IL FLAUTO MAGICO – spettacolo di burattini
A Novembre, uno spettacolo interattivo unico
per bambini e adulti
Uno spettacolo incredibile che connette la storia e la tradizione dei burattini bolognesi e l’arte scenica.
VIA ARMANDO QUADRI 2/E BOLOGNA
Burattini a Bologna è portavoce della tradizione secolare delle teste di legno realizzate e animate dai maestri burattinai bolognesi, abbracciando idealmente tutte le Compagnie di teatro di figura operanti nel territorio.
Burattini a Bologna
In cosa consiste
Uno spettacolo trasposizione de Il flauto Magico per il teatro dei burattini, una nuova interpretazione della grande opera di Wolfgang Amadeus Mozart.
La trama
Il Flauto Magico, ultima composizione teatrale di Mozart, è una favola meravigliosa, ambientata in un antico irreale e fantasioso Egitto.
La storia racconta come il principe Tamino, aiutato dal fedele Papageno, combatte le forze del male e libera l’amata Pamina.
Atto I
Il principe Tamino sta fuggendo da un serpente e gli vengono incontro le tre dame della regina della notte per aiutarlo. Le dame lo presentano alla regina della notte, Astrifiammante, che lamenta il dolore per la scomparsa della figlia Pamina, rapita dal malvagio Sarastro.
Tamino, affascinato da un ritratto della giovane, decide di andare con l’uccellatore Papageno a salvare la principessa. Le Dame consegnano a Tamino un flauto magico e un glockenspiel (carillon) fatato a Papageno. Tamino e Papageno si incamminano verso il Tempio di Sarastro, sotto la guida di tre ragazzi. Papageno giunge per primo al tempio e penetra persino nella stanza dove il perfido moro Monostatos tiene imprigionata Pamina.
Papageno e Pamina, scacciando Monostatos, tentano la fuga. Tamino frattanto giunge di fronte a tre Templi (Natura, Ragione e Saggezza) e si confronta con un sacerdote che, oltre a smontare l’immagine di un Sarastro cattivo, pone domande a Tamino sul suo essere uomo.
Tamino, sconcertato e disorientato, suona il flauto magico nella speranza di far comparire Pamina, invano. Trascinato da Monostatos, viene successivamente condotto al cospetto di Sarastro (alla presenza anche di Pamina), che lo libera e gli dice che, se vorrà entrare nel suo regno con Papageno, dovrà purificarsi.
Tamino e Pamina si riconoscono e si amano da subito.
Atto II
Papageno e Tamino iniziano la prima prova: dovranno stare in silenzio, qualunque cosa accada.
Monostatos si avvicina furtivamente a Pamina addormentata: vorrebbe baciarla, ma è cacciato da Astrifiammante che, porgendo un pugnale alla figlia, le ordina di vendicarla uccidendo Sarastro. Monostatos, non visto, ha ascoltato tutto e minaccia di rivelare l’intrigo se Pamina non l’amerà.
Sopraggiunge Sarastro: dopo aver scacciato Monostatos si rivolge a Pamina e le spiega che solo l’amore, non la vendetta, conduce alla felicità.
Pamina cerca di parlare a Tamino, ma il giovane – essendo ancora sottoposto alla prova del silenzio – non può.
Lei crede che non l’ami più, come le ha suggerito Monostatos, ora diventato alleato di Astrifiammante e forse innamorato di lei, e, colta dal dolore, medita il suicido, ma viene fermata da tre ragazzi che l’informano dello scopo della prova.
Durante questa prova, Papageno parla con una vecchina, che, poco più tardi, si rivelerà essere Papagena, una donna simile a lui, di cui si innamora.
Tamino e Pamina superano le due successive prove: l’attraversamento dell’acqua e del fuoco, subito dopo arrivano Astrifiammante, Monostatos e le tre dame per sconfiggere Sarastro.
Un terremoto li fa inabissare, e così si celebra la vittoria del bene sul male.
Pamina e Tamino vengono accolti nel regno solare di Sarastro
I burattini bolognesi
L’antica Arte dei burattini tradizionali bolognesi fondata a partire da metà Ottocento dai burattinai Cuccoli continua ad essere oggetto di interesse per tutte le generazioni rappresentando una scoperta per alcuni, una riscoperta per altri e un tuffo nel passato per coloro che ricordano la propria infanzia in una Bologna disseminata di teatrini in ogni angolo.
Burattini a Bologna
L’iniziativa è caratterizzata da spettacoli serali in linea con la tradizione dei burattini della città, presentati coralmente dai burattinai della città. Sempre dalla vulcanica fantasia di Riccardo Pazzaglia sono nati anche i ‘BuratTday’ cioè, incontri, laboratori e minispettacoli allestiti durante i Tday (sabati e domeniche) di chiusura del centro storico al traffico. Si aggiunge poi ‘Cultura in Cortile’, ciclo parallelo che prevede il coinvolgimento di numerose compagnie e gruppi musicali.
Dove siamo
Via Armando Quadri 2/E Bologna