Max Cimatti
THE BEATLES
Il racconto sulle origini e declino
della band che ha cambiato il mondo.
Sabato 17 Febbraio ore 19:00
un’esperienza per appassionati di musica e racconti
VIA ARMANDO QUADRI 2/E BOLOGNA
Il Magazzino Arti Sceniche diventa una casa delle storie, un luogo in cui stare insieme per riscoprire l’antica arte della narrazione.
COSA VEDRAI!
Il racconto sulle origini e declino della band che ha cambiato il mondo.
Sabato 17 Febbraio, il narratore Massimiliano Cimatti prosegue il suo ciclo di incontri a Bologna portando in scena lo spettacolo “THE BEATLES – Il racconto sulle origini e declino della band che ha cambiato il mondo“.
I 4 ragazzi di Liverpool come non li avete mai ascoltati e conosciuti!
Un sessantesimo anniversario dal 1° album, per ripercorrere insieme le tappe di un gruppo che ha indelebilmente inciso sulla storia della musica.
Tantissime band da loro hanno preso ispirazione.
Dalla comparsa sulla scena musicale mondiale di John, Paul, George e Ringo, tutto è cambiato!
E ad oggi, dopo più di 60 anni, non esiste nessuno che non conosca una loro canzone o che non ne abbia apprezzato il sound, canticchiato il ritornello sotto la doccia o cantato a squarciagola guidando da soli in auto. Insomma da una band così non ci si vaccina.
Si attacca al nostro apparato respiratorio e ne detta il ritmo con il proprio groove.
Raccontarvi la loro storia, gli aneddoti, le leggende e le verità che si mescolano lungo tutto l’arco della loro carriera, sarà un vero piacere ed onore.
CON LA CHITARRA DI
MARTIN NAVELLO
Martin Navello è un musicista e cantante Argentino, nato a Buenos Aires il 13-01-1989. Scopre la chitarra classica all’età di sedici anni e subito si innamora del fatto di riuscire a creare un suono, un qualcosa che altrimenti non sarebbe esistito. Dopo un tempo di studi sempre come autodidatta scopre la chitarra elettrica e il blues come mezzo per esprimere i sui sentimenti. Si innamora subito della black music.
Suona con tante band locali e con la sua band principale riesce a suonare nei più grandi palchi e festival locali.
Nel 2016 fa un viaggio in Europa e conosce l’arte di strada, poco diffusa a Buenos Aires, e decide, per la durata del viaggio di provare a suonare per strada intanto che viaggia. Si innamora subito della magia e della libertà di suonare per strada. Nel 2017 conosce l’amore della sua vita, una ragazza fisarmonicista di origini italiane, e nel 2019 decidono insieme di trasferirsi in Italia a seguire i loro sogni. Quello di lei, di creare il suo progetto La Tana delle Piante (Terrarium e Kokedama) e quello di lui, di vivere facendo il musicista, facendo l’artista di strada.
Conosciamo Max
Max Cimatti
Max Cimatti è un ravennate che nel 2013 molla la sua vecchia vita e sconfina nelle Marche per seguire le proprie aspirazioni (e ispirazioni). Dal 2015 al 2021 dirige la scuola di scrittura fAutori, di cui è cofondatore. Nel dicembre del 2017 esce il suo primo romanzo, L’uomo di Elcito, edizioni Meridiano Zero di Bologna. Nel 2019 si diploma come coach professionista e comincia a tenere corsi online in cui accompagna le persone a (ri)conoscersi e a raggiungere i propri obiettivi attraverso la scrittura autobiografica.
Nel 2022 realizza a Jesi il Festival Narrante Sconfinati: una rassegna in cui scrittori, narratori, giornalisti e viaggiatori vengono a declinare il tema dei confini e degli sconfinamenti attraverso le loro storie. Nel 2023 il festival è giunto alla seconda edizione.
Nel frattempo, Max si perfeziona come cantastorie e diventa un narratore a tempo pieno. Da gennaio 2020 porta in giro le sue narrazioni nei locali, nelle piazze, nei teatri delle Marche e della Romagna. Si tratta di monologhi in cui racconta storie di personaggi ed eventi riletti da un punto di vista inedito, originale ed emozionante.
Qualche anticipazione
Febbraio 1963, primo passaggio televisivo in terra americana per i Beatles all’Ed Sullivan Show. Lo studio può contenere al massimo 700 persone, ma le richieste per assistere allo show sono oltre 50mila. I Beatles cantano cinque pezzi: “All my loving”, “Till there was you”, “She loves you”, “I saw her standing there” e “I want to hold your hand”, e l’America si paralizza. Quella notte il tasso di criminalità scende a zero e trovare un taxi a New York diventa un’impresa impossibile.
73 milioni di americani guardano i Beatles alla tv. Due concerti a New York (Carnegie Hall) e uno a Washington (dove suonano su un palco girevole per permettere a tutti di vedere e sentire). Ma non bastano. Allora viene organizzato un altro passaggio all’Ed Sullivan Show dalla Florida: altri 70 milioni di spettatori.
I Beatles invadono l’America, la stessa America in lutto per Kennedy e pronta a infilarsi nel delirio del Vietnam. E gli americani riscoprono la gioia di cantare, riscoprono le proprie radici musicali come blues e rithm’n’blues, riscoprono la voglia di futuro grazie a quei quattro ragazzi inglesi.
Quei ragazzi che il futuro lo stanno inventando.
La storia dei Beatles comincia nel 1960 nei bassifondi di Amburgo, in piccoli locali i cui clienti abituali sono portuali, spacciatori, prostitute, spogliarelliste, mafiosi e magnaccia. Quasi trecento concerti in meno di due anni, tra eccessi di alcool, sesso e stupefacenti. Si spostano su un furgone Austin verde, sono determinati, sfrontati, anticonformisti e sono amici. Si sostengono a vicenda. Nei lunghi soggiorni amburghesi dormono negli scantinati di un piccolo cinema e si lavano nei cessi pubblici delle donne, ma non demordono. Non demordono perché credono in quello che fanno. E poi non si prendono mai sul serio, sono tenaci e non si fanno travolgere dalle circostanze.
Io e Martin Navello non facciamo spettacoli nei bassifondi delle città, non abbiamo (per ora) spogliarelliste e magnaccia tra il pubblico, non dormiamo in lugubri scantinati (per ora), non ci esibiamo tra eccessi di alcool, sesso e droga (…), ma ci lasciamo ispirare dalla gavetta di quei quattro ragazzi di Liverpool che andavano incontro al loro destino
PRENOTA
SABATO 17 Febbraio
ore 19:00
TEL: 353 4490986
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